Si parla di distacco della placenta quando, durante i mesi di gestazione, si verifica un distacco prematuro della placenta dall’utero.  Perdite vaginali di sangue, contrazioni uterine e sofferenza fetale, sono i sintomi della condizione.

 

Distacco della placenta: come classificarlo

Quando si è di fronte a un distacco della placenta, la prima cosa da fare è valutarne l’estensione che può essere parziale o totale. Inoltre, lo specialista analizza il punto in cui è localizzato il distacco, se marginale o centrale.

Clinicamente, la classificazione comprende:

  • Classe 0: il distacco è asintomatico.
  • Classe 1: i sintomi sono deboli e si manifesta nel 48% dei casi.
  • Classe 2: i sintomi sono moderati e si presenta nel 27% dei casi. Si possono avvertire leggere contrazioni o deboli emorragie; a volte, le pazienti presentano tachicardia e il feto è sofferente.
  • Classe 3: il distacco è grave nel 24% dei casi. Si avverte dolore all’utero, sanguinamento vaginale, ipofibrinogenia, coaguli e, nei casi più estremi, morte del feto.

 

Le cause del distacco della placenta

 

La causa principale è sconosciuta, ma sono molteplici i fattori di rischio, come:

  • ipertensione materna (nel 44% dei casi);
  • traumi (nel 1.5-9.4% dei casi);
  • fumo di sigaretta;
  • consumo di bevande alcoliche;
  • uso di cocaina;
  • cordone ombelicale corto;
  • trombofilia;
  • fibromi retro-placentali;
  • sanguinamento post-amniocentesi;
  • placenta previa.

 

Fumo di sigaretta e uso di cocaina: i rischi per la gravidanza

Si dice spesso che il fumo di sigaretta sia assolutamente vietato durante i mesi di gestazione: il distacco della placenta è una delle motivazioni.

Secondo alcuni studi, infatti, il rischio di distacco precoce placentale aumenta del 40% per ogni anno di fumo precedente alla gravidanza stessa.

Un rischio simile si presenta in caso di uso di cocaina; questa sostanza, infatti, provoca un aumento della pressione sanguigna (ipertensione) nelle gestanti, con la conseguenza di un vasospasmo dell’utero. Secondo le analisi, ciò può avvenire nel 13-35% dei casi.

 

Chi sono i soggetti maggiormente a rischio di distacco della placenta?

Tra i soggetti a rischio troviamo, soprattutto, donne di origine africana o provenienti dall’America Latina.

 

La prognosi dopo un distacco placentale

 

Se il distacco è accompagnato da un continuo sanguinamento vaginale, allora potrebbe essere sintomo di serio pericolo per il feto. La prognosi è, certamente, legata alla classe del distacco, all’estensione e alla sua localizzazione. Circa 119 casi su 1.000 finiscono con un aborto. Solo il 6% delle gestanti rischia la propria vita, a seguito di complicazioni. Ancora una volta, anche la cattiva abitudine al fumo incide sulla possibilità di recupero dopo il distacco della placenta. Il rischio che la condizione si manifesti anche in una seconda gravidanza è del 4-12%; in una terza del 25%.

 

Complicazioni cardiovascolari nella donna dopo il distacco della placenta

 

In alcuni casi, si è constatato che a seguito del distacco della placenta aumentasse il rischio di patologie cardiovascolari nella donna, anche nei 10 anni successivi all’evento.

Sono ancora in corso studi che dimostrino il reale legame tra i due disturbi. Importante per le pazienti è comunque sottoporsi a un controllo periodico del proprio stato di salute, in modo da prevenire l’insorgere di complicazioni.

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