L’obesità è davvero una delle più grandi piaghe della società moderna: non solo condiziona la salute, peggiorandone lo stato, ma impedisce anche di effettuare in maniera corretta screening mirati e importanti, come i test di controllo in caso di tumore al collo dell’utero.

 

Tumore alla cervice uterina e obesità: attenzione ai risultati degli screening

A sostenere la più bassa probabilità di uno screening corretto e completo per la valutazione delle condizioni dell’utero (soprattutto quando c’è il pericolo di una neoplasia) è il professor Andrew Kaunitz del College of Medicine di Jacksonville, in Florida.

L’impatto dell’obesità sullo screening del cancro alla cervice uterina è notevole; anche un team di ricercatori della Kaiser Permanente della California del Nord ha evidenziato come l’indice di massa corporea (BMI) influenzi i risultati degli esami.

Nel 2003, infatti, gli studiosi californiani hanno dato inizio a dei test per l’HPV da ripetere ogni 3 anni (per 12 anni), su donne di età pari o superiore 30 anni. Lo scopo era diagnosticare precocemente il cancro al collo dell’utero, nella sua forma iniziale, ovvero come neoplasia intraepiteliale cervicale di grado 3 o adenocarcinoma in situ.

 

I risultati degli esami…

 

Tra le circa 950mila donne coinvolte nell’indagine, circa un terzo erano obese. Così è emerso che la probabilità di una diagnosi è maggiore nelle donne in normopeso ed è più bassa tra le donne in forte sovrappeso.

Questa apparente e paradossale riduzione della neoplasia cervicale pre-invasiva tra le donne obese ha sin da subito suggerito come lo screening sia meno efficace tra le pazienti con una indice di massa corporea alto.

Gli autori hanno stimato che, se lo screening per la malattia pre-invasiva fosse altrettanto efficace nelle donne obese come nelle donne con peso normale, si potrebbe prevenire un cancro su cinque.

 

Quando lo screening alle cervice uterina è più difficile

Nelle donne obese, una visualizzazione e un campionamento adeguati della cervice sono più difficili per gli specialisti. L’esame vaginale può essere particolarmente scomodo: l’utilizzo di speculi vaginali adeguati è, dunque, necessario.

[Fonte]