Un recente studio sembra aprire nuove strade e dare valide soluzioni per combattere l’endometriosi, una malattia finora cronica e particolarmente complessa, causata dalla presenza di tessuto anomalo sulla parete interna dell’utero (l’endometrio) e su altri organi, come ovaie, tube, peritoneo e vagina.

Le conseguenze, per le donne colpite, sono anche molto gravi: parliamo di emorragie interne, infiammazioni, sanguinamento eccessivo, forti dolori mestruali e perdita delle fertilità.

 

Come combattere il disturbo?

Secondo alcuni ricercatori, la risposta è allattando; le donne che nutrono i loro piccoli con latte materno riducono notevolmente il rischio di endometriosi dopo la gravidanza; ad affermarlo la dr.ssa Leslie V. Farland della Harvard Medical School di Boston.

La ricerca si basa su una consapevolezza già forte: l’allattamento al seno fa bene a mamma e bambini”.

Ma come è possibile prevenire il disturbo proprio durante i mesi dopo il parto? Gli specialisti, coinvolti nello studio, ritengono che l’interruzione delle mestruazioni più a lungo, dopo la nascita dei bambini a causa dell’allattamento, possa avere un vero e proprio effetto protettivo.

Se così fosse, molte pazienti neo-mamme eviterebbero l’esposizione eventuale a trattamenti che includono farmaci per il dolore, terapia ormonale e chirurgia per rimuovere le parti anomale di tessuto malato. Nei casi più estremi, sarebbe un modo per scongiurare una isterectomia totale.

 

Endometriosi Vs allattamento: i dati dello studio

Lo studio, pubblicato sulla rivista The BMJ, ha preso in esame 72.394 donne; di queste, 3.296 con endometriosi dopo la nascita.

Le pazienti che hanno allattato per almeno 3 anni hanno dimostrato di ridurre il rischio della malattia del 40% rispetto a quelle che hanno allattato per meno di un mese.

L’interruzione delle mestruazioni per 6 o 12 mesi dopo la gravidanza ha reso possibile una diminuzione di circa il 42% del rischio di disturbi legati alla formazione di anomalie nell’endometrio.

Non solo. Secondo la dr.ssa Leslie V. Farland, i cambiamenti ormonali che le donne avvertono durante l’allattamento, tra cui i livelli di ossitocina più alti e bassi livelli di estrogeni, svolgono anch’essi un ruolo chiave e rappresentano un beneficio per la salute delle donne.

I nostri risultati non sono generalizzabili per le donne che hanno riscontrato l’endometriosi prima della gravidanza“, ha detto la dr.ssa Farland. Gli studi futuri dovrebbero analizzare se l’allattamento al seno sia in grado di ridurre i sintomi anche in queste pazienti. La positività della notizia ci fa ben sperare; staremo a vedere quali saranno le prossime scoperte in tal senso.