
Colposcopia positiva o negativa, cosa avviene con la biopsia?
Indice
Cos’è la colposcopia?
La colposcopia è un esame ginecologico che analizza il collo dell’utero e le cellule uterine per escludere o individuare il tumore della cervice uterina. Se ti è stata raccomandata una colposcopia, probabilmente avrai eseguito un Pap test con un esito dubbio. Il Pap test, infatti, è uno screening di primo livello per l’identificazione del tumore al collo dell’utero, mentre la colposcopia è uno screening di secondo livello.
Se il Pap test rivela un esito anomalo, viene eseguita la colposcopia per approfondire la situazione tramite un esame più preciso delle cellule. Questo importante esame di prevenzione e diagnosi è anche utilizzato anche per l’individuazione di alcune infezioni, come quella da Papilloma virus (HPV) ed è assolutamente indolore.
A che cosa serve?
Le indicazioni specifiche per l’esecuzione dell’esame sono: un PAP test dubbio, perdite di sangue anormali durante o dopo i rapporti sessuali o tra un ciclo mestruale e il successivo, sospetto di infezione da papilloma virus (HPV) o di altre malattie a trasmissione sessuale, necessità di indagare la presenza di polipi, lesioni o irregolarità uterine.
Come si esegue una colposcopia?
Durante la colposcopia viene fatta un’analisi interna della vagina con uno strumento chiamato speculum e con un microscopio simile a un binocolo, chiamato colposcopio, uno speciale tipo di microscopio che permette di ottenere ingrandimenti da 5 a 40 volte per osservare nel dettaglio la cervice uterina della paziente.
Durante la colposcopia il medico può decidere di applicare alla cervice alcuni speciali liquidi, come le soluzioni jodo-jodurate o l’acido acetico al 5%, per meglio individuare eventuali anomalie cellulari.
Nel corso dell’esame sarà possibile determinare l’eventuale necessità o meno di una biopsia del tessuto. Si potranno eseguire prelievi citologici per eseguire PAP test o HPV test oppure prelievi bioptici mirati. Durante la colposcopia si può registrare anche una documentazione fotografica con lo scopo di monitorare e documentare alcune specifiche parti anatomiche.
Come prepararsi alla colposcopia?
Non vi sono indicazioni particolari per preparasi ad eseguire questo esame. E’ però consigliabile evitare i rapporti sessuali così come l’uso di lavande, ovuli, creme o tamponi vaginali nelle 48 ore che precedono questo esame. L’esame non può invece essere eseguito durante il ciclo mestruale.
Come in occasione di qualunque altra visita o esame ginecologico è opportuno portare con se, il giorno dell’esame, l’esito degli ultimi PAP test eseguiti assieme all’esito di eventuali altre colposcopie eseguite in precedenza in altri centri medici.
La colposcopia è dolorosa e quanto dura?
L’esame è assolutamente indolore. Nel caso di esecuzione contestuale di piccole biopsie è normale avvertire un piccolo pizzico così come una sensazione di leggero bruciore se vengono applicate soluzioni iodate o all’acido acetico. L’esecuzione dell’esame è molto rapida e normalmente non supera i 30 minuti.
Cos’è la colposcopia con biopsia?
La colposcopia può mettere in evidenza la presenza di lesioni pre-neoplastiche o di anomalie nei tessuti che necessitano una biopsia, ovvero un piccolo e preciso prelievo di tessuti. Il prelievo avviene senza anestesia, con una tecnica chiamata curettage endocervicale ed è indolore. I campioni vengono poi sottoposti ad esame istologico, ovvero a un’analisi in laboratorio per evidenziare la presenza o meno di cellule anomale.
La colposcopia con biopsia è un ulteriore analisi rispetto ad una normale colposcopia, con la quale il ginecologo osserva collo dell’utero, vagina e vulva con le adeguate strumentazioni. In particolare, la biopsia fatta durante la colposcopia potrà rivelare:
- Presenze tumorali e pre-tumorali a livello di collo dell’utero, vagina o vulva
- Papilloma Virus (HPV), con conseguenti verruche genitali
- Infiammazione della cervice uterina, detta anche cervicite
Cosa succede in caso di colposcopia positiva?
Se il risultato della colposcopia è una colposcopia positiva o colposcopia anomala significa che ci sono lesioni sulla cervice uterina che potrebbero essere pre-cancerose o cancerose.
Il passo successivo sarà effettuare una biopsia cervicale, che darà una diagnosi più precisa. Una volta effettuata la biopsia, l’esame verrà inviato subito in laboratorio e in poche settimane si avranno i risultati.
Nel caso in cui i risultati della colposcopia con biopsia siano positivi significa che si è confermata l’esistenza di una lesione benigna o maligna. La colposcopia con biopsia dall’esito positivo può comportare la scoperta di:
- Verruche genitali
- Displasia cervicale
- Displasia lieve o moderata
- Displasia severa o carcinoma “in situ”
- Presenza di tumore al collo dell’utero
Cosa succede in caso di colposcopia negativa?
Se la colposcopia è negativa significa che il collo dell’utero non presenta anomalie oppure presenta solo segni di infiammazione. Sono quindi escluse lesioni cancerose, pre-cancerose o infezioni. In questo caso vi sarà consigliato di ripetere il Pap test dopo un certo periodo.
Se invece avete effettuato una biopsia e il risultato è stata una colposcopia con biopsia negativa significa che, anche in questo caso, siete sani. Il risultato più approfondito ha smentito i sospetti del Pap test e della colposcopia, motivo per cui vi verranno semplicemente consigliati controlli periodici.
Colposcopia: dove farla a Milano?
La colposcopia è un esame che non richiede lunghe attese, con una durata che varia dai 15 ai 30 minuti. Presso il mio studio ginecologico in Corso Venezia 2
20121 Milano, nel cuore di Milano, ti sarà possibile effettuare una colposcopia con il minor tempo di attesa possibile. Per prenotare il tuo esame diagnostico sarà sufficiente telefonare al numero +39 02 39 96 22 48.

AUTORE
Dott.ssa Cristina Passadore
Ginecologo Milano
La Dott.ssa Cristina Passadore è una specialista in Ginecologia e Ostetricia con oltre due decenni di esperienza a Milano. Con una vasta esperienza clinica accumulata in istituzioni prestigiose come l’Istituto Europeo di Oncologia e l’Ospedale San Raffaele.
Il suo interesse per il benessere completo della donna, sia fisico che spirituale, si riflette nell’approccio olistico e attento che adotta con ogni paziente. La Dott.ssa Passadore è anche una Specialista Referente del Consolato Americano per la cura di pazienti stranieri e una Consulente Tecnica d’Ufficio del Tribunale di Milano.