Ovuli vaginali

Ovuli vaginali: quando e perché usarli

Indice

Prurito, dolore, rossore: sono solo alcuni dei sintomi che possono insorgere a livello vaginale e che possono derivare da cause scatenanti diverse, da una semplice irritazione a un’infezione più importante. In alcuni casi, per contrastarli il ginecologo può prescrivere l’utilizzo di ovuli vaginali realizzati con principi attivi specifici per agire localmente e che, in linea di massima, dovrebbero risolvere il problema nell’arco di qualche giorno.

Un ovulo vaginale consiste in una preparazione solida a dose unica, di forma generalmente ovoidale (molto simile a quella di una supposta) che, una volta inserita all’interno della vagina, si scioglie sprigionando i principi attivi citati precedentemente e l’azione terapeutica desiderata.

Ovviamente, le formulazioni cambiano a seconda della patologia rilevata e della gravità dei sintomi riportati dalla paziente.

Quando si usano gli ovuli vaginali

Gli ovuli vaginali vengono prescritti dal ginecologo in presenza di disturbi a carico della mucosa vaginale, che possono essere diversi a seconda delle caratteristiche e degli agenti scatenanti:

  • infezioni batteriche, come la Gardnerella;
  • infezioni fungine, come la Candida;
  • infezioni da Trichomonas vaginalis;
  • affezioni flogistiche a carico della vagina;
  • secchezza vaginale;
  • disbiosi vaginale, cioè un’alterazione della flora batterica vaginale;
  • squilibri del pH vaginale.

La condizione fisica della paziente può essere facilmente diagnosticata dal ginecologo durante la visita e accertata attraverso l’esecuzione di un tampone vaginale, utile per rilevare la presenza di funghi e/o batteri.

Tipologie di ovuli vaginali

Dato che le infezioni e le patologie che colpiscono la vagina possono essere diverse, anche la composizione degli ovuli varia in base al campo di applicazione. In commercio ne esistono numerose tipologie, i cui principi attivi possono essere:

Antibiotici e antibatterici

Gli ovuli vaginali antibiotici e antibatterici vengono utilizzati principalmente per il trattamento di vaginiti, vulvovaginiti o cervico-vaginiti di natura batterica. I principi attivi maggiormente impiegati sono:

  • meclociclina;
  • metronidazolo;
  • cloramfenicolo;
  • nifuratel;
  • nistatina;
  • tirotricina;
  • nitrofurazone;
  • clindamicina.

Antimicotici o antifungini

Gli ovuli vaginali antimicotici o antifungini possono essere impiegati per il trattamento di infezioni micotiche che colpiscono la mucosa vaginale attraverso:

  • clotrimazolo;
  • econazolo;
  • fenticonazolo;
  • miconazolo;
  • setraconazolo.

Antisettici e disinfettanti

Gli ovuli vaginali con azione antisettica e disinfettanti sono utili per il trattamento antisettico delle infezioni vaginali (causate spesso da miceti e protozoi) e per la disinfezione della mucosa vaginale grazie a principi attivi come la clorexidina e il policresulene.

Prebiotici e probiotici

Gli ovuli vaginali realizzati con prebiotici e probiotici servono per ripristinare la flora batterica vaginale alterata. Possono essere utilizzati anche insieme a farmaci con azione antifungina, antibatterica o antibiotica per il trattamento di infezioni vaginali in generale.

Idratanti e lubrificanti

Gli ovuli vaginali con proprietà idratanti e lubrificanti possono contribuire alla regolazione del pH vaginale e, solitamente, vengono impiegati per contrastare secchezza vaginale, alterazioni distrofiche e lesioni patologiche e/o chirurgiche.

Altre tipologie

Esistono, poi, altre tipologie di ovuli vaginali a base di:

  • acido ialuronico: svolge un’azione idratante, tanto da contribuire alla rivitalizzazione di eventuali aree danneggiate e al trofismo della mucosa vaginale. Indicato per contrastare la secchezza vaginale;
  • acido borico e acido lattico: due ingredienti altamente efficaci per favorire il ripristino di condizioni ottimali del pH vaginale;
  • estratti di piante officinali: ottimi coadiuvanti nel trattamento di cerviciti, vaginiti, vulvovaginiti, leucorrea, prurito vaginale e infezioni micotiche. Quelli maggiormente utilizzati sono l’estratto di Camelia sinensis, di Calendula officinalis e di Aloe barbadensis, la tintura di Thymus vulgaris e di Hamamelis virginiana e, infine, l’olio di melaleuca (il cosiddetto tea tree oil).

Come si inseriscono gli ovuli vaginali

Inserire correttamente un ovulo vaginale non è complicato ma, nonostante ciò, sono numerose le donne che non riescono a farlo sia per paura di farsi male, sia per semplice inesperienza. Ecco qualche suggerimento per procedere nel migliore dei modi:

  • lavare accuratamente le mani;
  • estrarre l’ovulo dal blister e afferrarlo dalla base con la punta delle dita;
  • assumere una posizione comoda, che sia seduta o supina;
  • introdurre delicatamente l’ovulo all’interno della vagina, cercando di spingerlo in profondità.

Alcune confezioni danno in dotazione un applicatore, che facilita ulteriormente l’inserimento dell’ovulo in vagina; solitamente è composto da una cannula, sulla cui estremità va posizionato l’ovulo, e uno stantuffo, che deve essere premuto per spingere l’ovulo in profondità. A ogni modo, tutte le confezioni contengono un apposito foglietto illustrativo contenente tutte le informazioni in merito.

Alla fine dell’operazione, è consigliato lavare nuovamente le mani e disinfettare l’eventuale applicatore (se non monouso). Inoltre, è sempre meglio inserire gli ovuli la sera prima di addormentarsi, dato che la posizione sdraiata facilita la loro permanenza (e quindi la loro azione) all’interno della vagina.

Si possono usare gli ovuli vaginali in gravidanza e allattamento?

Gli ovuli vaginali rientrano nella categoria dei farmaci e come tali devono essere trattati; di conseguenza, la possibilità di poterli utilizzare in gravidanza o in fase di allattamento dipende dai principi attivi contenuti al loro interno.

Tendenzialmente, le donne in gravidanza o che stanno ancora allattando dovrebbero ricorrere agli ovuli vaginali solo se strettamente necessario e, ovviamente, solo dopo prescrizione del ginecologo o del medico di base.

Si possono utilizzare gli ovuli vaginali in ovulazione e durante il ciclo mestruale?

Gli ovuli vaginali possono essere tranquillamente utilizzati in fase di ovulazione, ma ne è sconsigliato l’inserimento durante il ciclo mestruale; non solo la loro applicazione è fisicamente difficile da effettuare, ma è anche probabile che non facciano effetto o, al contrario, interferiscano sulla regolarità e sull’andamento delle mestruazioni.

Effetti collaterali e controindicazioni

In linea di massima, gli ovuli vaginali non comportano gravi controindicazioni e/o effetti collaterali, ma potrebbero comunque presentarsi, tra l’altro in modo differente in base alla persona che li ha utilizzati e ai principi attivi contenuti al loro interno. Gli effetti collaterali più ricorrenti sono:

  • secchezza vaginale;
  • prurito;
  • bruciore;
  • irritazione;
  • sensazione di corpo estraneo nella vagina;
  • reazioni allergiche.

Se, a seguito dell’utilizzo di ovuli vaginali, dovessero presentarsi uno o più sintomi tra quelli appena elencati, è sicuramente opportuno avvisare tempestivamente il medico.

Possono essere presenti anche alcune controindicazioni nell’uso di questi farmaci e dei loro principi attivi ma, in generale, è totalmente sconsigliato usufruirne quando si è notoriamente allergici agli ingredienti contenuti al loro interno.

Altri consigli utili sull’uso di ovuli vaginali

Quanto detto finora può sicuramente rivelarsi utile quando ci si appresta a utilizzare (per la prima volta o meno) degli ovuli vaginali ma, dato che la precisione non è mai troppa, ecco altre piccole accortezze da poter tenere in considerazione:

  • così come qualunque terapia, anche quella a base di ovuli ha un determinato periodo di somministrazione, che deve essere rispettato senza decidere di testa propria;
  • non bisogna mai superare la dose prescritta dal medico;
  • non bisogna utilizzare il farmaco se scaduto;
  • gli ovuli vanno generalmente conservati in un luogo fresco e asciutto per preservarne l’integrità;
  • in presenza di qualsiasi effetto collaterale bisogna immediatamente contattare il ginecologo o il medico curante;
  • durante la terapia è sconsigliato avere rapporti sessuali.
Dottoressa Cristina Passadore - Ginecologo Milano

AUTORE

Dott.ssa Cristina Passadore

Ginecologo Milano

La Dott.ssa Cristina Passadore è una specialista in Ginecologia e Ostetricia con oltre due decenni di esperienza a Milano. Con una vasta esperienza clinica accumulata in istituzioni prestigiose come l’Istituto Europeo di Oncologia e l’Ospedale San Raffaele.

Il suo interesse per il benessere completo della donna, sia fisico che spirituale, si riflette nell’approccio olistico e attento che adotta con ogni paziente. La Dott.ssa Passadore è anche una Specialista Referente del Consolato Americano per la cura di pazienti stranieri e una Consulente Tecnica d’Ufficio del Tribunale di Milano.