Mai fumare in gravidanza: un’affermazione che dovrebbe risuonare come un imperativo per tutte le donne che non riescono a perdere il vizio del fumo, anche nei mesi di dolce attesa.

Forse, prendere consapevolezza dei rischi per il feto (e non meno per se stesse) potrebbe essere il vero incentivo per chi le ha provate davvero tutte per smettere, perdendo sempre il metaforico braccio di ferro con la propria forza di volontà.

Ma cerchiamo di capirne di più.

 

Fumo di sigaretta: gli effetti sul feto

Quando accendiamo una sigaretta, inalandone i fumi, le sostanze chimiche nocive del tabacco passano velocemente nel sangue e, quindi, vengono trasmesse direttamente al bambino.

Le conseguenze, ahimè, sono molto serie: parliamo di un netto aumento del rischio di morte del feto, di aborto spontaneo e di un più basso peso alla nascita. Ma non solo: gli specialisti sono tutti d’accordo col sostenere che il fumo “secondario” è collegato a un maggiore pericolo di Sindrome di Morte Improvvisa Infantile (SIDS).

Sarebbe, dunque, il caso di dire stop a questa abitudine? La riposta è sì, ma attenzione a non cadere nella tentazione di trovare alternative valide alla nicotina, come la sigaretta elettronica; gli effetti di questo tipo di prodotti, infatti, non sono ancora stati ben valutati sulle donne in gravidanza, come ricorda l’American College of Obstetrics and Gynecology.

 

Fumo secondario: tra i rischi un QI più basso nei bambini

Già, la notizia pare stupire anche i più informati: esporre un feto alle oltre 7mila sostanze chimiche nocive delle sigarette potrebbe abbassare il Quoziente Intellettivo dei bambini, oltre che incidere gravemente su problemi alle vie respiratorie e ai polmoni, con conseguenze come l’asma.

Non ultimo pericolo è rappresentato dal cancro; secondo alcune indagini, oltre 70 sostanze del fumo paiono essere certamente cancerogene per mamme e bambini.

 

Fumo di sigarette: esistono dei limiti concessi in gravidanza?

La risposta è no: non esistono limiti concessi e sicuri in gravidanza. Anche l’esposizione al fumo passivo è pericolosa e andrebbe evitata.

Insomma, un divieto categorico da accettare con consapevolezza e da vivere come un’opportunità per perdere definitivamente questa cattiva abitudine.

Ricordate: in caso di difficoltà a rinunciare al fumo, parlatene con il vostro ginecologo di fiducia; potrà consigliarvi un buon metodo per superare i propri limiti e condividere tutte le informazioni sui rischi, importanti per la vostra salute.

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