Molto frequenti e spesso asintomatiche le cisti alle ovaie raramente provocano complicanze. Tipologia, sintomi, cause e trattamenti delle cisti ovariche

La presenza di una cisti ovarica – o più – nell’apparato riproduttivo femminile è un evento molto comune. Spesso asintomatiche e innocue, prevenirle è praticamente impossibile. Nella maggior parte dei casi, infatti, si riassorbono spontaneamente senza complicanze (cisti funzionali). In rari casi, come in presenza di endometriosi o sindrome dell’ovaio policistico, invece, le cisti vengono definite patologiche perché possono determinare l’insorgere di tumori sia benigni che maligni. In quest’ultimo caso vanno rimosse per evitare ulteriori complicanze.

Di seguito scopriremo insieme quali sono le principali tipologie, sintomi, cause e trattamenti delle cisti ovariche.

Cisti ovarica: cos’è, sintomi, cause e trattamenti

Le cisti alle ovaie sono delle sacche, contenenti principalmente materiale liquido, raramente solido, che si formano all’esterno oppure all’interno di una o entrambe le ovaie, gli organi sessuali primari dell’apparato riproduttivo femminile.

La comparsa di cisti ovariche è un evento molto frequente nelle donne, soprattutto in età fertile. Spesso, infatti, la presenza di cisti non causa né sintomi né complicanze, scomparendo spontaneamente senza dover ricorrere a trattamenti specifici.

Sottoporsi a controlli ginecologici regolari ti permette di tenere sotto controllo lo stato di salute del tuo sistema riproduttivo e di individuare la presenza di eventuali cisti nelle ovaie, capirne la natura e i possibili trattamenti. Ti raccomandiamo inoltre di monitorare la presenza di irregolarità durante le mestruazioni come:

  • il ripetersi di forti dolori
  • abbondanti perdite di sangue

Sono questi i primi campanelli d’allarme che segnalano la presenza di una o più cisti ovariche.

Cisti alle ovaie funzionali e patologiche

Come abbiamo già accennato le cisti alle ovaie si distinguono in funzionaliquando non provocano né sintomi allarmanti né conseguenze che richiedono un intervento medico/chirurgico – e non funzionali o patologichequando, in presenza di endometriosi o sindrome dell’ovaio policistico, possono provocare tumori richiedendo quindi la rimozione chirurgica.

1. Cisti ovariche funzionali

Le cisti funzionali si dividono in:

  • Cisti follicolare. La più comune, spesso asintomatica e priva di conseguenze, si forma all’interno del follicolo, può raggiungere un diametro di 2,5 cm circa e si risolve spontaneamente nell’arco di 2-3 cicli mestruali.
  • Cisti luteale (cisti luteiniche). Meno frequente della cisti follicolare e più rischiosa, si forma all’interno dell’ovulo (corpo luteo) conservando al suo interno sangue e altri tipi di fluidi. La sua rottura provoca emorragie e dolore ma si risolve anch’essa naturalmente nell’arco di qualche mese.
  • Cisti tecale. Più rara rispetto alle precedenti si forma nelle cellule tecali a causa della gonadotropina corionica, un ormone che si produce durante la gravidanza.

2. Cisti ovariche patologiche o non funzionali

Le cisti patologiche o non funzionali si dividono in:

  • Cisti dermoidi. Formandosi all’interno delle cellule dell’ovulo fecondato possono contenere al loro interno sangue e altro materiale che ricorda ossa, denti, capelli e tessuto adiposo. Questo tipo di cisti ovarica è un tumore benigno che molto raramente diventa maligno. Ciò nonostante può raggiungere grandi dimensioni (diametro di 15 cm circa) a discapito di utero e ovaie richiedendone la rimozione chirurgica.
  • Cistoadenomi. Anche questo tipo di cisti ovariche sono tumori benigni che di rado diventano maligni. Si formano al di fuori delle ovaie, sulla loro superficie, e contengono del liquido:
    • acqua nelle cistoadenomi sierosi. In questo caso le cisti rimangono di piccole dimensione e non provocano particolari disturbi;
    • muco nelle cistoadenomi mucinosi. Questo tipo di cistoadenoma è più soggetto, rispetto al precedente, a espandersi. In questo caso potrebbe rompersi impedendo al sangue di raggiungere le ovaie oppure potrebbe premere su vescica (provocando minzione frequente) e intestino (causando indigestione).
  • Endometriomi. Sono cisti ovariche che contengono sangue e vengono diagnosticate principalmente nelle donne che soffrono di endometriosi.
  • Cisti da sindrome dell’ovaio policistico. Colpisce le donne con squilibri ormonali tali per cui le ovaie vengono ricoperte da numerose piccole cisti.

Sintomi

Le cisti ovariche nella maggior parte dei casi sono asintomatiche e scompaiono da sole. La sintomatologia solitamente si avverte nel caso di:

  • cisti di grandi dimensioni;
  • rottura e rilascio del loro liquido;
  • torsione dell’ovaio. Quando la ciste ostruisce il passaggio del sangue alle ovaie.

In questi si può avvertire:

  • dolore pelvico (durante i rapporti sessuali e non), alla schiena e alle cosce;
  • senso di stitichezza;
  • minzione frequente;
  • ciclo mestruale irregolare;
  • gonfiore addominale e senso di pesantezza;
  • indigestione;
  • nausea, giramenti di testa e stanchezza.

Nel caso in cui dovessi riscontrare i sintomi appena descritti contatta il tuo ginecologo per fissare un controllo. Lo specialista potrebbe prescrivere un’ecografia e degli esami del sangue specifici, per poi valutare dei possibili trattamenti.

Trattamenti delle cisti ovariche sintomatiche

I trattamenti vengono presi in considerazioni principalmente nei casi di cisti alle ovaie con sintomi persistenti anche a distanza di tempo, essendo la maggior parte delle cisti temporanee. Nel caso in cui i sintomi non dovessero scomparire il medico potrebbe optare per un intervento chirurgico rimuovendo la cisti (cistectomia ovarica) e solo in casi molto gravi ricorrendo a l’ovariectomia, ossia alla rimozione dell’ovaio.