Il ciclo mestruale è un argomento che, da sempre, accomuna tutte le donne. C’è chi lamenta di avere mestruazioni troppo abbondanti, chi “salta” dei mesi e chi, ancora, si colloca tra le più fortunate, con pochi sintomi dolorosi e un flusso normale.

Considerazioni tra donne a parte, quando, di fronte a un’alterazione, è bene preoccuparsi e andare da uno specialista per una visita di controllo?

 

Alterazioni del ciclo mestruale: il parere dell’esperto

In primis, quando parliamo di alterazioni o cambiamenti del normale ciclo mestruale, dobbiamo tenere conto dell’età. Per le adolescenti, infatti, le mestruazioni possono avere una durata variabile, da 21 sino a 45 giorni tra una mestruazione e l’altra.

Se poi si è ancora più giovani, si potrebbero verificare dei periodi di assenza, dovuti alla crescita e agli squilibri ormonali.

Un altro periodo della vita che può provocare dei cambiamenti e sbalzi ormonali, che incidono sul ciclo, è la pre-menopausa; già intorno ai 40 anni, il ciclo mestruale tende ad accorciarsi, divenendo anche di 21 giorni.

 

Quando andare dal medico?

In ognuno di questi casi, il parere di un esperto e la valutazione della propria condizione saranno importanti, anzi, necessari per poter affrontare con serenità il momento.

In particolare, attenzione se:

  • Il ciclo ha una durata maggiore di 7 giorni.
  • Si avverte un cambiamento improvviso di sintomi, durata e flusso, rispetto al solito.
  • Il flusso mestruale è particolarmente abbondante.
  • Si presentano diversi coaguli di sangue.
  • Si avvertono dei dolori molto forti e quasi insopportabili.

Ma non è solo il ciclo a dovervi insospettire. Il consiglio è di valutare, come insoliti, anche:

  • Sanguinamento tra i periodi mestruali.
  • Dolore pelvico che non è legato al sanguinamento mestruale e dura più di un giorno.

 

Cosa aspettarsi dalla prima visita ginecologica?

In primis, non abbiate paura del ginecologo, anzi! Siate rilassate e pronte a parlare della vostra condizione.

S’inizia, infatti, con una chiacchierata per capire qual è la condizione di salute e la propria anamnesi. Poi il medico potrà decidere di effettuare una ecografia per vedere e valutare lo stato di utero e ovaie. L’ecografo, poggiato sulla pancia, non è doloroso o invasivo. In alcuni casi, potrà essere richiesto il Pap Test, un esame importante (da ripetere ogni due anni circa, in età fertile e, generalmente, dopo i 25 anni), per scongiurare la presenza del Papilloma virus.

Insomma, nulla di più semplice, come andare dal ginecologo!

[Fonte]